Da virgilio.it
"Ma è ancora una goccia d'acqua nel mare della conflittualità"
Milano, 9 feb. (Apcom) - Negli ultimi tre anni, in Italia, il numero globale delle domande inerenti il ricorso agli strumenti di giustizia alternativa (conciliazione, arbitrati amministrati) è più che triplicato, passando dalle 15.916 del 2005, alle 26.896 del 2006 fino alle 50.808 del 2007. Questi i dati principali emersi nel "Secondo rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia" presentato stamattina presso la Camera di commercio di Milano nel corso di un convegno organizzato dall'Istituto per lo studio e la diffusione dell'arbitrato e del diritto commerciale internazionale (Isdaci), che cura il rapporto, con la partecipazione di Unioncamere, Camera di Commercio di Milano, Camera Arbitrale di Milano e il patrocinio della Camera dei Deputati e dell'Ordine degli avvocati di Milano.
"Il positivo trend di crescita degli strumenti di giustizia alternativa evidenziato dal Rapporto è indubbiamente un risultato lusinghiero ma siamo ancora davanti ad una goccia d'acqua nel mare della conflittualità" ha spiegato Giovanni Deodato, Presidente di Isdaci, aggiungendo che "l'offerta dei servizi di arbitrato, mediazione e conciliazione adempie ad un ruolo che forse non dobbiamo più definire soltanto alternativo, bensì anche complementare alla amministrazione della giustizia".
Il rapporto segnala che la durata dei procedimenti è di 70 giorni in media per una conciliazione e di 138 giorni per un arbitrato amministrato. Nel 2007 quasi tutte le tipologie di conciliazione sono risultate gratuite, mentre il valore medio dei procedimenti per le conciliazioni è di 17.555 euro (per le conciliazioni presso i Corecom è di 340 euro) e per gli arbitrati è di 132.300 euro (ma per la Camera dei Lavori Pubblici e la Camera Arbitrale di Milano il valore medio supera i tre milioni di euro). Sempre nel 2007 le domande di conciliazione rappresentano il 98% di tutte le domande di giustizia alternativa e quelle di arbitrato solo l'1%. In particolare, c'è una preferenza per la conciliazione presso i Corecom (33.167 domande) e presso le Camere di commercio (che dal 2005 al 2007 hanno più che raddoppiato il volume delle conciliazioni gestite, passando da 6.034 a 14.183). Il rapporto sottolinea come il maggior numero di domande di conciliazione rilevate nel 2007 riguarda controversie sorte tra un'impresa e un consumatore, generalmente promosse da quest'ultimo. La quasi totalità delle conciliazioni avviene fra soggetti di nazionalità italiana e il 10% degli arbitrati amministrati riguarda un soggetto estero, e di questi, oltre il 40% sono stati gestiti dalla Camera Arbitrale di Milano.
Dallo studio emerge anche che l'86% degli arbitrati ha visto contrapporsi due imprese, al contrario delle conciliazioni, promosse in maggioranza da singoli consumatori. Gli arbitrati di ingente valore economico, tra società di capitali e spesso con elementi di internazionalità, vengono probabilmente gestiti al di fuori delle Camere arbitrali e, quindi, direttamente dai professionisti attraverso le forme dell'arbitrato ad hoc. Infine viene segnalato che iniziano anche in Italia a comparire i primi casi conciliazione on line: in particolare, nel 2007 le domande di conciliazione online sono quasi quadruplicate e circa la metà di esse sono di natura internazionale.